La compagnia teatrale Titum e Titela è stata fondata nel 1996 da un gruppo di ragazzi che già da parecchi anni operavano all'interno dell'Oratorio di Albese, mettendo in scena ogni anno una commedia (generalmente in dialetto) in concomitanza della festa dell'Oratorio, e che volevano dare maggiore stabilità al gruppo, in modo da ottenere continuità nel tempo.
La compagnia è sempre aperta a chiunque voglia entrare nel fantastico mondo teatrale, anche soltanto per dare un'occhiata e capire cosa succede dietro le quinte.
E vi garantiamo che ci si diverte veramente tanto, sia dietro sia davanti alle quinte.
Per cui non esitare: JOIN US!
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Il “Movimento Terza Età” è nato nella Chiesa Ambrosiana quasi quarant’anni fa’ per volontà dell’amatissimo cardinale Giovanni Colombo e ha sempre vissuto in strettissima sintonia con il Magistero della chiesa locale.
L’emerito cardinal Colombo, dotato di particolari intuizioni psicologiche, ha voluto che non andassero disperse le potenzialità e le innumerevoli doti, talvolta nascoste, di cui l’anziano ancora dispone.
Tutta questa ricchezza è stata incanalata in un Movimento nel quale gli aderenti, aiutati dai testi “Terza Età”, attraverso la preghiera e la meditazione iniziano e sviluppano il percorso di fede e testimonianza che è propria di questa età, si confrontano, si scambiano esperienze e propongono iniziative.
Nella nostra parrocchia il Movimento è nato più di trent’anni fa’ con l’allora parroco don Carlo Giussani. Era un gruppo numeroso, creativo, motivato e formato da persone ancora relativamente giovani (dai 55 ai 65 anni), per cui era facile ed entusiasmante partecipare alle tante iniziative diocesane, decanali, parrocchiali a carattere formativo, culturale, ricreativo.
Il gruppo negli ultimi anni è andato assottigliandosi sempre più, un po’ per il decesso dei più anziani, ma soprattutto per il rapido cambiamento nel campo sociale, economico, politico, religioso ed ecclesiale.
Cambiato il modo di concepire la vita e i valori immutevoli, in quanto eterni, ci si è lasciati trascinare da mode e comportamenti che danno l’illusione di sapersi gestire da sé, di essere sempre giovani... e di aderire a un Movimento chiamato “Terza Età” è semplicemente assurdo.
Nonostante tutto il Movimento è ancora vivo nella nostra parrocchia e sarebbero ben accette nuove adesioni di persone volenterose, desiderose di fare un po’ di bene a sé stessi e ad anziani che aspettano solo un sorriso, una carezza, un atto di amore, quell’amore che essi hanno profuso a piene mani nella loro vita.
Attualmente il nostro gruppo si adopera e lavora per tener fede agli incontri decanali distribuiti durante l’anno.
Settembre: incontro con don Giovanni Foi, presidente decanale del movimento.
Ottobre: mezza giornata di spiritualità presso una parrocchia o Santuario;
Novembre: a Lecco incontro di zona con i responsabili diocesani e presentazione del programma annuale.
2° venerdì di Quaresima: via Crucis con meditazione delle varie stazioni in una parrocchia del decanato.
Aprile: gesto di amicizia presso una comunità di disabili o anziani.
Maggio: pellegrinaggio a un Santuario Mariano per la chiusura e il ringraziamento dell’anno sociale trascorso.
In parrocchia invece proponiamo le seguenti attività:
Giovanni Paolo II nell’esortazione “Christi Fideles Laici” al paragrafo 48 “La speranza degli Anziani” si esprime così: «Ricordo agli anziani che la Chiesa chiede ed attende che essi abbiano a continuare la loro missione apostolica e missionaria, non solo possibile e doverosa anche a questa età, ma da questa età resa in qualche modo specifica ed originale...». Queste parole ci rincuorano e perciò la “Terza Età” prega e ... attende.
È un ambiente accogliente, dove puoi trovare una cioccolata calda nelle fredde giornate invernali o un ghiacciolo ristoratore nei mesi più caldi, e poi le caramelle gommose colorate dalle forme più svariate.
Chi sono i baristi?
I genitori o i nonni che donano con tanto amore e disponibilità qualche ora del proprio tempo. Stare con i giovani mantiene giovane!
sabato (e aperture speciali infrasettimanali): 14:30/17:45
domenica: 14:30/18:00 escluse eccezioni in occasione di Vespri solenni o altre celebrazioni
Al sabato, in inverno, le chiavi del Bar vanno recuperate da Antonella (347 7100410 - 031 426828) e vanno consegnate a chi ha il turno sabato sera o domenica.
Chi avesse necessità di cambiare il turno è pregato di organizzarsi in modo autonomo con gli altri volontari del bar e di comunicare la variazione a Norma (339 4742787 - 031 360237).
Se stanno finendo dei prodotti alimentari o per la pulizia, contattare Alessandra (347 7611333 - 031 420364).
Per unirsi al gruppo delle bariste e baristi telefonare a:
Antonella: 031.426828
Norma: 031.360237 - 339.4742787
Per i turni del sabato pomeriggio le chiavi vanno recuperate da Antonella e passate ai volontari della domenica (sentitevi tra voi) i quali le riporteranno alla sera della domenica.
Gli orari di apertura della domenica potrebbero avere delle variazioni in casi particolari.
Grazie a tutti i volontari per la disponibilità!
Negli ultimi anni all’interno dell’Oratorio la passione per la musica da parte degli adolescenti e giovani è cresciuta sensibilmente, dando vita a diversi gruppi musicali giovanili.
Un gruppo musicale anima regolarmente le S. Messe domenicali, mentre alcuni membri dei restanti gruppi, organizzano corsi di chitarra, batteria e tastiera.
Festa dell'Oratorio 2013
Festa dell'Oratorio 2012
Festa dell'Oratorio 2011
Festa dell'Oratorio 2010
Festa dell'Oratorio 2009
Edificio di grandi dimensioni, fu edificato negli ultimi anni del Settecento in stile neoclassico in sostituzione della più antica chiesa posta sull'altro lato della piazza. Le decorazioni e le pitture all'interno ad aula unica risalgono all'Ottocento inoltrato.
Di notevole importanza, l'artistico e monumentale organo, in forme neoclassiche, costruito nel 1835.
Il campanile, anch'esso di dimensioni ragguardevoli, fu realizzato negli anni quaranta dell'Ottocento.
VISITA VIRTUALE ALLA CHIESA DI S. MARGHERITA
Quella qui sopra è un'immagine panoramica esplorabile.
Conferenza del 22 marzo 2012 dell'arch. Antonello Marieni sulle chiese di Albese con Cassano presso il centro civico di Albese: parte 4 (S. Margherita)
Nasce ad Antiochia di Siria nella seconda metà del III secolo da genitori pagani. Viene educata alla fede cristiana dalla sua balia, una cristiana convinta.
Il governatore Olibrio cerca di distoglierla dal cristianesimo e vuole sposarla. Al governatore che la chiede in sposa, Margherita risponde di aver dedicato la sua vita a Gesù, suo sposo celeste: «Puoi pretendere che io rinunzi al cielo e scelga invece la polvere della terra?».
Olibrio, umiliato, dà ordine di bruciarle il corpo con fiaccole accese e di fustigarla. La leggenda vuole che alla prigioniera appaia un drago per sbranarla, che però scompare appena ella si fa il segno della croce. Anche le gravi ferite scompaiono miracolosamente. La notizia di questo miracolo si diffonde subito tra il popolo suscitando scalpore, tanto che alcuni si fanno battezzare. L'ira del governatore non conosce allora più limiti e ordina che la giovane venga decapitata sulla pubblica piazza.
È patrona dei contadini, delle partorienti, delle balie ed è invocata contro l'infertilità.
Parroco (dal 1 settembre 2009) don Piero Antonio Larmi | |
Diocesi | Milano |
Zona Pastorale | III Lecco |
Decanato | Erba |
indirizzo | 22032 - Albese con Cassano via Vittorio Veneto, 2 |
telefono e fax | +39 031 426023 |
rito | Ambrosiano |
santo patrono | Santa Margherita (5 luglio) |
Parrocchia della diocesi di Milano. Già compresa nella pieve di Incino (Visita Massi, Pieve di Incino), passò nel 1584 a Villincino (Erba), con il trasferimento della pieve in questa località. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Albese, a cui era preposto il vicario foraneo di Erba, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Erba, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1752, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Incino, nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita, si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la confraternita della Beatissima Vergine Maria del Santissimo Rosario, entrambe senza abito. Il numero dei parrocchiani era di 934 di cui 642 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Albese esistevano gli oratori dei Santi Pietro e Paolo apostoli in Cassano; Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria in Cassano; Santa Maria Elisabeth (Visita Pozzobonelli, Pieve di Incino).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Margherita possedeva fondi per 93.18 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1129 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Santa Margherita assommava a lire 910.6.11; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1898, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Incino, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 222.80, con l’esclusione di un beneficio coadiutorale e una cappellania. Entro i confini della parrocchia di Santa Margherita vergine e martire esistevano gli oratori di San Pietro apostolo in Cassano; gli oratori privati di Santa Maria Elisabetta, di patronato Parravicini; Beata Vergine Addolorata, ad uso della confraternita; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 2500 circa (Visita Ferrari, I, Pieve di Incino Erba I).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Santa Margherita di Albese è sempre stata compresa nella pieve di Erba e nel vicariato foraneo di Incino (Villincino, Erba), nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Erba nella zona pastorale III di Lecco.
Fonte: http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117242/
È il giornalino del nostro Oratorio, nato dall’esigenza di voler condividere quanto di bello accade in Oratorio.
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Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio altissimo, è menzionato soltanto due volte nell'Antico Testamento.
Incontra Abramo, gli offre pane e vino e lo benedice; Abramo, in risposta, gli consegna la decima del bottino recentemente conquistato (Gn 14,18-20).
Quando Gerusalemme diventa capitale politica e religiosa del Regno di Israele, il re David viene proclamato "sacerdote per sempre alla maniera di Melchisedek" (Sal 110,4).
Questa allusione a un altro sacerdozio, diverso da quello dei leviti, viene utilizzata nel Nuovo Testamento dalla Lettera agli Ebrei: Cristo, che non appartiene alla tribù di Levi, non è sacerdote per discendenza carnale, ma lo è "alla maniera di Melchisedek" (Eb 6,20). Gesù infatti è contemporaneamente sacerdote e vittima: ha offerto se stesso in sacrificio. La tradizione cristiana ha visto in Melchisedek una profezia di Cristo e nell'offerta del pane e del vino una profezia dell'eucaristia.
Fondamentalmente le attività dell’Oratorio si rivolgono a bambini e adolescenti. Giovani, genitori, nonni e, in generale, gli adulti componenti la comunità parrocchale sono chiamati ad essere attori di ogni iniziativa e proposta.
“L’Oratorio è strumento privilegiato e prioritario con cui svolgere l’impegno educativo della Parrocchia nei confronti di tutta la popolazione giovanile.
Esso è una comunità che educa all’integrazione fede-vita, grazie ai servizi di una comunità di educatori in comunione di responsabilità e di collaborazione con tutti gli adulti.
La Parrocchia non può esimersi dal promuovere e organizzare l’Oratorio e raccordare l’opera svolta in esso con quella esercitata da associazioni, gruppi e movimenti” (47° Sinodo diocesano, cap. XI: pastorale giovanile e oratori, 218).
Scarica il libretto realizzato dall'Amministrazione Comunale in formato PDF
PERSEVERIAMO
NELLA FEDE
Omelie di don Carlo Giussani
a cura di don Luigi Giussani
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Guarda l'articolo sulle FORMELLE realizzate per l'occasione da Raffaele Beretta
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PARROCO don Walter Anzani
+39 338 2102859
Don Franco Zappa
+39 339 2613765
Don Luciano Spinelli
+39 345 2971254
Don Christophe Lokossa
+39 351 2193186
FESTIVE E PREFESTIVE
Sabato, alle ore 17:00
Chiesa parrocchiale di Albese
Sabato, alle ore 17:30
Chiesa parrocchiale di Carcano
Sabato, alle ore 18:00
Chiesa parrocchiale di Albavilla
Domenica, alle ore 8:00
Chiesa parrocchiale di Albese
Domenica, alle ore 8:30
Chiesa parrocchiale di Albavilla
Domenica, alle ore 9:15
Chiesa di San Pietro a Cassano
Domenica, alle ore 9:45
Chiesa parrocchiale di Carcano
Domenica, alle ore 10:30
Chiesa parrocchiale di Albese
Domenica, alle ore 11:00
Chiesa parrocchiale di Albavilla
FERIALI
Chiesino dell'icona (nella parrocchiale di Albese con Cassano)*
Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, alle ore 8:00
Venerdì, alle ore 18:00
Chiesa parrocchiale di Albavilla*
Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, alle ore 8:30
Giovedì, alle ore 18:00
Chiesa parrocchiale di Carcano*
Martedì, alle ore 8:30
Mercoledì, alle ore 17:00
RSA Opera Pia Roscio
Martedì, alle ore 9:45
Sabato, alle ore 10:00
*Nel caso in cui ci fossero dei funerali, la S. Messa feriale del giorno di celebrazione delle esequie di quella parrocchia verrà sospesa e le intenzioni previste saranno posticipate al giorno successivo.
Eventuali variazioni sono indicate negli avvisi settimanali.
È lo strumento attraverso il quale la Caritas parrocchiale accoglie coloro che si trovano in difficoltà e per stimolare la corresponsabilità e l’impegno della comunità stessa. È costituito da volontari che dalla comunità hanno ricevuto un mandato, operano in contatto con le istituzioni locali e promuovono iniziative in risposta ai bisogni rilevati. Il metodo è: accogliere, ascoltare, orientare, accompagnare.
Leggi tutto...Eretta nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita in Albese con Cassano nell'anno 1928.
Articolo 1) Natura e scopo.
La Confraternita del Santissimo Sacramento è un'associazione di fedeli, che si stabilisce nelle parrocchie per promuovere il culto di Nostro Signor Gesù Cristo nella SS. Eucaristia. La Confraternita è posta sotto la invocazione di Maria Santissima e dei Santi, e si propone di dare maggior incremento alla devozione verso di Loro, come anche al procurare il suffragio dei fedeli defunti.
defunti. Quindi i cattolici tutti debbono stimare le Confraternite, ed i Parroci assisterle e farle fiorire nelle loro parrocchie, e, dove mancassero, procurarne la istituzione.
Iscrizione presso:
don Piero Antonio
Paola Brotto: 031 427655
Maria Lunardon: 031 426364