Albese con Cassano, 22 ottobre 2014
Resta con noi, non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
La conoscenza a livello di testa non ci cambia la vita, ma quella che passa attraverso l'incontro è l'unica che ci fa provare emozioni.
Per scendere in profondità nel nostro cammino personale dobbiamo fare nostro il messaggio di Gesù, dobbiamo creare delle condizioni particolari, fare dei "passi".
1° passo
Fatica di imparare a credere - Stolti e lenti di cuore.
Facciamo fatica a emozionarci, a essere coinvolti ma dentro la fatica c'è la bellezza di essere chiamati a credere, di fare unità.
2° passo
Molto spesso dietro alla fatica c'è un'esperienza vissuta di un vuoto/assenza.
Possiamo prendere 2 strade
- chiusura in noi stessi
- apertura a qualcos'altro
3° passo
Gesù spiega il significato delle scritture.
Il problema non è di credere ad un'entità superiore ma fare i conti con l'immagine distorta che ci siamo costruiti sulla base delle esperienze.
Il Dio delle Scritture non è un concetto ma si fa carne. "Dio non realizza quello che chiedi ma quello che credi"
4° passo
Entrò per rimanere con loro, si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero - Cambiano le attese, i desideri dei discepoli.
Il Signore ripercorre con noi i luoghi in cui l'abbiamo incontrato. Sappiamo aprire il nostro cuore?
"Resta con noi" - I discepoli chiedono di amare ed essere amati.
Anche noi ogni giorno chiediamo di essere amati dagli altri, ma la differenza sta nella misura dell'amore.
Prima o poi ognuno di noi incontra l'amore di Gesù ed è con questo che ci dobbiamo confrontare.
Mattia Bosisio