Roma, 1/4 aprile 2013
«Cari ragazzi, prego per voi, perché la vostra fede diventi convinta, robusta, come una pianta che cresce e porta buoni frutti. Il Vangelo sia la vostra regola di vita, come lo fu per San Francesco d’Assisi. Leggete il Vangelo, meditatelo, seguitelo: umiltà, semplicità, fraternità, servizio: tutto nella fiducia e nella gioia di avere un Padre nei cieli, che vi ascolta sempre e parla al vostro cuore. Seguite la sua voce, e porterete frutto nell’amore!».
Papa Francesco, 3 aprile 2013 Roma
L'intervento di papa Francesco è stato il culmine, il momento più importante del pellegrinaggio a Roma dei ragazzi di seconda e terza media di Albese con Cassano, Albavilla e Carcano.
Difficile commentare queste parole del Santo Padre: bisogna aiutare questi ragazzi a viverle e a far si che possano entrare veramente nel loro cuore. Aiutiamo, come comunità, questi ragazzi affinché questo incontro con papa Francesco non sia il capolinea, ma un punto di partenza per una fede più matura e convinta sostendoli sempre e soprattutto nei momenti di difficoltà. Affidiamoli alle nostre preghiere perché diventino bravi cristiani e onesti cittadini. Facciamo sì che questo entusiasmo diventi contagioso e duraturo, perché, come dice il Papa, “il cristiano ha il volto felice”: «Davvero entusiasti questi milanesi!».
Un’emozione veramente impagabile quella con cui il santo padre, papa Francesco, ci ha accolti! All’udienza di mercoledì 3 aprile, eravamo vicinissimi a lui sull’altare e il clima semplice, gioioso, si diffondeva tra di noi.
Bergoglio si è rivolto ai giovani dicendo: «Date speranza a questo mondo un po' invecchiato» esordendo così: «Avanti giovani! La fede ci apre a una prospettiva più ampia, e questo ci porta a vivere con più fiducia le realtà quotidiane e ad affrontarle con coraggio e impegno”.
Papa Francesco, nel corso del suo intervento, ha reso omaggio anche a tutte le donne: «È bello che le donne siano le prime testimoni della resurrezione. Gli evangelisti hanno solo raccontato quello che le donne hanno visto. Questo è anche un segno di storicità dei racconti evangelici, giacchè nel mondo ebraico le donne non avevano dignità di testimoni. E se i Vangeli glielo assegnano, vuol dire che il racconto è autentico» queste sono state le parole di Jorge Bergoglio.
Il cardinale Scola, nella S. Messa del martedì mattina in S. Pietro, ha esordito dicendo: «Siamo qui per testimoniare il nostro affetto al papa che con i suoi gesti e le sue parole sta riempendo di grande emozione il mondo, grato per questo dono che Dio ci ha fatto».
È con questa semplicità, gioia e carica che siamo tornati alla vita di tutti i giorni cercando di diffondere ciò che il santo padre ha voluto trasmetterci: credere nella gioia della fede... e con fermento attendiamo la Professione di Fede che i nostri ragazzi andranno a professare domenica 19 maggio 2013.
I catechisti
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