Albese con Cassano, sabato 26 febbraio 2011
È sabato mattina. Come di consueto, don PieroAntonio apre le porte della Chiesa Parrocchiale per consentire ai fedeli di trovare conforto nella preghiera. Il primo a varcare la soglia, di li a qualche minuto, è un uomo.
Indossa un paio di semplici jeans, un comune giubbotto blu e un cappello di lana per ripararsi dal freddo ancora pungente di fine febbraio.
Entrato in chiesa, l'uomo si guarda intorno e, dopo qualche istante, si dirige verso la porta che consente di accedere al Chiesino dell'Icona e la apre. Sulla soglia accenna a quello che sembra un timido Segno della Croce e si guarda intorno.
Esplora con attenzione tutto il Chiesino, dà un'occhiata ai libri che sono poggiati sulle panche.
Al termine dell'esplorazione decide che l'oggetto che più di altri merita la sua attenzione è il microfono che si trova sull'altare.
Il suo sguardo corre lungo il filo che lo collega all'impianto di diffusione acustica. Si avvicina alla presa, stacca lo spinotto di collegamento, avvolge il filo tra le mani, prende il microfono e lo infila in una tasca del suo giubbotto.
Prima di uscire decide di raccogliere un'altro oggetto appoggiato sulla prima panca: la Diurna Laus, il libro con la Liturgia delle Ore secondo il Rito Ambrosiano.
Ripone anche quello con cura nelle sue tasche e se ne va percorrendo a ritroso la medesima strada fatta pochi minuti prima… ignaro di essere stato ripreso dalle telecamere di sicurezza.