Albese con Cassano, 8 settembre 2024
Carissimo don Piero Antonio,
sono passati ormai quindici lunghi anni da quel giorno in cui l’abbiamo conosciuta in veste di nostro nuovo Parroco ma il ricordo di quel momento è, in tutti noi, ancora vivido. L’abbiamo accolta con affetto e un po’ di curiosità, felici di poter cominciare con lei un tratto di strada della nostra vita spirituale. È con immensa gratitudine, che oggi ci troviamo qui riuniti per rendere grazie a Dio del dono della sua persona. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, interpretando i sentimenti di tutti i parrocchiani, vuole rivolgerle questo saluto.
Difficile riassumere in poche parole tutto l’operato da lei compiuto in questi anni per la nostra bella chiesa e per guidare noi parrocchiani lungo la retta via.
Tanto è stato fatto e tanto rimane da fare a partire dal nostro oratorio, di cui lei ha realizzato la prima parte di restauro. Quanti i lavori compiuti per tenere in ordine e sempre bella la nostra grande chiesa, orgoglio del nostro paese. La sua cura è sempre stata attenta e precisa da grande conoscitore dell’arte quale è, riscoprendo spesso veri e propri tesori dimenticati in soffitta: abbiamo tanto bisogno di vedere il bello, grazie per avercelo palesato! A noi, come dice lei, rimane l’arduo compito di riempire questi luoghi magnifici poiché la vera Chiesa siamo noi, sono le anime della comunità: lo ha ribadito incessantemente in questi anni che noi siamo le pietre vive della Parrocchia.
Grazie per la sua grande generosità verso i bisognosi del nostro paese: la sua porta è sempre stata aperta e non si è mai tirato indietro senza farsene vanto.
Grazie per l’affetto e la tenerezza avuta con i nostri bambini, per aver cercato di coinvolgerli nella celebrazione eucaristica scendendo con loro, inventandosi giochi e premi! Diciamocelo, non le è toccato un periodo storico facile. Essere Parroco in questi anni è davvero una missione e non è certo semplice per il momento storico in cui stiamo vivendo. Cercare di veicolare le millenarie verità della Chiesa richiedendo una vita che spesso stride con la quotidianità, deve essere stata una gran fatica e spesso le sarà parso di essere una voce che grida nel deserto...non è stato per tutti così, ci creda!
Ha dovuto attraversare anche gli anni della pandemia che ha chiuso le chiese per la prima volta e ha allontanato ancora di più i fedeli dalla verità, spegnendo in molti casi una fede già debole. Lei però non si è fatto spaventare e ha lavorato quotidianamente con dedizione, con discrezione e con impegno per provare a tenere accese quelle fiammelle. Come un buon pastore ha cercato sempre di guidare noi, sue pecorelle, verso il bene, nonostante tutto, nel modo in cui il buon Dio le ha insegnato, sprezzante di facili critiche.
Quindici anni insieme, sono una vita, ma sembra solo ieri il vederla varcare la porta della chiesa attraversando il magnifico protiro che la comunità ha costruito in segno d’accoglienza!
È stato sicuramente lo Spirito Santo che l’ha messa sul nostro cammino, che ci ha regalato il dono grande della sua presenza nella nostra vita. Ci sono persone che passano senza lasciare un segno; lei, anche se magari non ci crederà, lo ha lasciato in molti di noi.
Tanti sono i grazie che vorremmo farle, ma il tempo è poco. Fra i tanti vogliamo ringraziarla per la Vocazione Sacerdotale di Don Michele Galli. Con il suo aiuto e preghiera lo ha accompagnato, come un padre sa fare, al raggiungimento del sacerdozio.
Caro don Piero Antonio, ognuno di noi conserverà di lei un ricordo tutto suo, particolare, unico, personale, così come particolare, unico e personale è stato il suo rapporto con lei. Ognuno di noi l’ha conosciuta e “vissuta” a modo suo, a volte anche in conflitto, con le sue ragioni o con il suo modo di fare, ma comunque portandole tanto affetto. Un padre di famiglia a volte deve riprendere i propri figli ed essere ripresi è sempre scomodo. Se il figlio però capisce che il padre lo fa solo per amore verso di lui, per il suo bene spirituale in questo caso, allora sarà propenso all’ascolto e alla crescita interiore. Bene, per molti di noi è stato così e per questo la ringraziamo.
Con la nostra gratitudine, le assicuriamo anche il nostro accompagnamento nella preghiera, per il nuovo incarico a cui l’Arcivescovo l’ha chiamata e le chiediamo scusa per qualche amarezza che le abbiamo dato, per quando ci siamo lamentati del suo essere schietto e diretto, senza esserci davvero esaminati nel nostro intimo, per capirne le ragioni e se davvero ci meritavamo di essere paternalmente ripresi.
E allora vogliamo ringraziare Dio per averla mandato tra noi, perché ci ha insegnato, ripetendolo allo sfinimento, che il Noi, vale molto di più dell’io; che senza la Parrocchia la comunità muore, che dobbiamo abbandonare il nostro egocentrismo per riscoprirci una vera e gioiosa comunità cristiana. La salutiamo con la promessa di provarci davvero, anche con l’aiuto del nuovo Parroco!
Che il Signore continui a vivere nella sua vita, la colmi di ogni benedizione e grazia spirituale, le conceda salute e protezione e illumini sempre i suoi passi.
Ci porti nel suo cuore e nelle sue incessanti preghiere e, a Messa terminata, si faccia accompagnare dai suoi fedeli sul sagrato della chiesa per congedarci da lei in modo degno e con un meritato applauso!
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale e la comunità dei credenti della Parrocchia di S.Margherita
