6/7 marzo 2010
Il SERMIG (SERvizio MIssionario Giovani) è una istituzione nata a Torino il 23 maggio 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e dall'impegno di un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri. Questa istituzione da li a poco si trasforma in Fraternità della Speranza, composta da giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza.
Dal 3 agosto 1983 la loro sede è l'ex arsenale militare di Torino, ribattezzato Arsenale della Pace, una superficie di quarantamila metri quadrati che migliaia di giovani, di donne e uomini, con il loro lavoro gratuito e i con contributi volontari, hanno trasformato in una casa di accoglienza per i poveri, offrendo rifugio per la notte, pasti, cure sanitarie, sostegno a persone che vogliono cambiare la loro vita; una casa di formazione per i giovani (Università del Dialogo per l'educazione alla convivenza tra culture, alla pace e per affrontare i grandi temi dell'esistenza; Scuola per Artigiani Restauratori, Laboratorio del Suono per il perfezionamento musicale); una casa dove "ognuno può ritrovare silenzio e spiritualità, se stesso e il respiro del mondo".
In sintesi dal sito sermig.org...
"Era un'antica fabbrica di armi in disuso. Dal 1983 il lavoro gratuito di tanti, soprattutto giovani, lo ha trasformato in una profezia di pace, un monastero metropolitano aperto 24 ore su 24.
E' un punto di incontro tra culture, religioni, schieramenti diversi per conoscersi, dialogare, camminare insieme.
E' un riferimento per i giovani che hanno voglia di dare un senso alla propria vita.
E' una casa aperta a chi cerca un soccorso: madri sole, carcerati, stranieri, persone che hanno bisogno di cure,
di casa, di lavoro.
E' un luogo di preghiera dove chiunque può sostare, incontrare il silenzio e Dio.
E' un luogo dove ognuno può restituire qualcosa di sé: tempo, professionalità, beni spirituali e materiali.
Il risultato? Milioni di persone aiutano milioni di persone."
Ma noi cosa andiamo a fare?
Noi alterneremo incontri di formazione tematici su accoglienza/diversità, mondialità, pace, musica ecc. (non si sa ancora bene cosa ci verrà proposto), a momenti di lavoro, a momenti di preghiera.
Nell’esperienza che ci è proposta il lavoro è una parte essenziale. Lavoreremo per i poveri che bussano ogni giorno alla porta dell'Arsenale, ma senza incontrarli direttamente.
I lavori che ci verranno proposti sono (ognuno poi sceglierà quello che preferisce): preparazione delle spedizioni umanitarie (smistamento di vestiti, imballaggio di alimentari, farmaci, cancelleria…); recupero dei materiali scartati per dare valore ad ogni cosa ed abituarci a non sprecare; lavori nella falegnameria per sistemare vecchi arredi di legno dell’ex Arsenale Militare e trasformarli in arredi dell’Arsenale di Pace; riordino e pulizia delle accoglienze notturne; lavori di cucina e lavanderia; lavori di cantiere e di pulizia del bosco in una vecchia cascina a 7 Km dall’Arsenale; lavori di manutenzione ordinaria.
Sarà un esperienza di condivisione e convivenza importante, ma anche di testimonianza di come si può "aiutare a cambiare il mondo", di come si può vivere in comunione al servizio dei poveri e di come un "piccolo" sogno, nella mani di Dio e della preghiera, può diventare una grande realtà (l'impossibile è diventato possibile!).