Città del Vaticano, domenica 23 ottobre 2011
«La carità verso il prossimo è importante quanto l'amore a Dio», e «il segno visibile che il cristiano può mostrare per testimoniare al mondo l'amore di Dio è l'amore ai fratelli».
Benedetto XVI, sottolineando che «tutta la legge divina si riassume nell'amore», ha tratto queste considerazioni dalle letture odierne, nella messa in Piazza San Pietro in cui ha proclamato tre nuovi santi: Guido Maria Conforti, la suora spagnola Bonifacia Rodriguez De Castro e don Luigi Guanella.
Nato nel 1842 a Fraciscio (Campodolcino) in provincia di Sondrio e morto nel 1915 a Como, don Luigi Guanella ha dato vita a una vasta comunità guanelliana che oggi è diffusa in molte parti d’Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe e comprende due congregazioni religiose e un ramo laicale.
Don Luigi Guanella, «compagno e maestro, conforto e sollievo dei più poveri e dei più deboli», è stato definito da Benedetto XVI «un profeta e un apostolo della carità». «Questo nuovo santo della carità - ha affermato il Pontefice - sia per tutti, in particolare per i membri delle Congregazioni da lui fondate, modello di profonda e feconda sintesi tra contemplazione e azione, così come egli stesso l'ha vissuta e messa in atto».