Lecco, mercoledì 12 ottobre
Orgoglio particolare, per la Zona pastorale III, ricevere per prima visita del cardinale Angelo Scola. Quella di ieri sera è stata l'occasione per ringraziare l'Arcivescovo per aver scelto come prima fra le sette Zone diocesane, quella di Lecco. L'incontro con gli operatori pastorali delle parrocchie e comunità pastorali con il saluto del Vicario Episcopale Mons. Bruno Molinari e il dialogo con l'Arcivescovo presso il "Cenacolo Francescano"a Lecco. Sono intervenuti don Carlo Redaelli, in qualità di Vicario generale della Diocesi Ambrosiana e don Gianni Zappa Moderator Curiae.
L'omelia dell'Arcivescovo in occasione della visita pastorale
Nella presentazione iniziale monsignor Molinari indroduce dicendo «Alla bellezza del nostro territorio corrisponde una notevole dispersione delle comunità. La lontananza rispetto al centro della Diocesi è importante. Le comunità parrocchiali sono ancora un buon terreno di fede, vigoroso, ma la tradizione va via via indebolendosi perché si afferma una realtà di secolarismo, di lontananza, soprattutto nelle fasce giovanili. La pastorale giovanile, nonostante impegno e risorse profuse, fa fatica».
Il benvenuto e le eventuali domande sono state presentate dalle seguenti rappresentanze: Azione Cattolica, Consiglio Pastorale, Famiglie e Pastorale del Lavoro.
L'arcivescovo inizia presentando la prima lettera rivolta ai fedeli della Chiesa ambrosiana e incentrata sull’Incontro mondiale delle famiglie che si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012, con la presenza del Santo Padre Benedetto XVI. La lettera che ha per titolo: IL BENE DELLA FAMIGLIA sarà per tutti un grande dono. Per questo è necessario, che nel tempo che ci separa da quella data, in ogni parrocchia e decanato, in ogni aggregazione di fedeli, in ogni famiglia, ma anche in pubblico confronto con i vari ambiti della società civile, noi ci impegnamo a riscoprire il significato della figura del
Successore di Pietro nella vita della Chiesa e nell'odierna società plurale. La presenza fisica del Santo Padre nel nostro territtorio sarà senza dubbio straordinaria.
L'evento per riuscire davvero fruttuoso, non dovrebbe rimanere isolato, ma collocarsi in un adeguato percorso di preparazione ecclesiale e culturale. Nell'Agenda le diverse comunità ecclesiali dell'Arcidiocesi troveranno valide indicazioni per prepararsi lungo tutto l'anno pastorale 2011-12.
Insomma è stata una serata davvero eccezionale, occorrerebbero pagine e pagine per raccontare quanto l'arcivescovo ha illustrato, ma la cosa più bella è che "nessuno può rigenerarsi. La vita è vocazione, ogni battezzato ha una missione-vocazione insostituibile"
Paola Ciceri